Una delle attività più belle ed aperte a tutti in estate in montagna sono le passeggiate tra i boschi e sugli immensi prati verdi delle Dolomiti, ma attenzione: anche se sono davvero irresistibili, non pensateci proprio a raccogliere i fiori che punteggiano i prati.
Tutt'al più fate una bella foto tra stelle alpine e campanule e postatela sui vostri social, magari taggandoci (IG @hotel_ambra_cortina e FB @ambracortina).
La maggior parte dei fiori e delle piante che crescono sulle Dolomiti sono, infatti, protette e fare il proverbial bel "mazzolin di fiori" può davvero costarvi un'ammenda altissima.
Molto meglio immortalare i fiori nel vostro feed di Instagram, no?
Che fiori fotografare a Cortina sulle Dolomiti?
Sulle Dolomiti, passeggiando o facendo un trekking, potrete ammirare moltissimi fiori e piante tipiche della montagna e magari farvi una fotografia tra il viola delle orchidee a foglia larga alle Cinque Torri o tra le stelle alpine, le mitiche edelweiss coperte di quella caratteristica lanuggine.
Dove trovare prati pieni di fiori sulle Dolomiti attorno a Cortina?
I prati di erba profumata costellati di macchie gialle, viola e rosse sono la riserva di cibo per le pasciute e golose mucche che vedrete spesso brucare o dormicchiare sulle alture delle Dolomiti. I prati, quindi, vengono tagliati per poi fare il fieno.
Ma se salite un po', dove invece le mucche sono lasciate libere di pascolare all'aperto, potrete sperare di vedere i fiori colorati delle montagne attorno a Cortina.
Ecco di seguito alcune aree in cui fotografare ciclamini, orchidee, pulsatille e tanti altri fiori attorno a Cortina.

Orchidee a foglia larga alle Cinque Torri
Le bellissime e bizzarre orchidee a foglia larga, il cui nome in termini tecnici è Dactylorhiza lapponica, si trovano soprattutto nei siti di fondovalle, sui prati di Cadin, a Oltres, al Parù de Chi de Zana e a Sopìs, Pian de ra Bigontina, Cinque Torri, Pian dei Menìs.
Nelle Dolomiti Ampezzane, potrete trovare ed ammirare anche la "Scarpetta di Venere", o Cypripedium calceolus, con i suoi bellissimi colori crema e porpora. Si trova un po' ovunque nei fondovalle e si spinge anche fino alla stazione della Gusela, montagna del gruppo Nuvolau.
Provate a fotografare l'orchidea "scarpetta di Venere" attorno a Cortina e mandateci il vosto scatto: siamo curiosissimi

I ciclamini del Bosco di Acquabona
In fioritura da luglio ad ottobre, i ciclamini con la loro corolla che va dal rosa tenue al rosa più intenso fino al ciclamino, appunto, sono un fiore caratteristico delle montagne e anche a Cortina se ne trovano, sia coltivati nei giardini o come decorazione floreale che nel Bosco di Acquabona, nella zona del Trampolino olimpico.
Il blu della valeriana greca
Il suo nome corretto è polemonio azzurro, o meglio polemonium caeruleum, ed è un pianta con dei bei fiori a campanella di un blu pervinca che non passa di certo inosservato sullo sfondo verde dei prati. Sembra aver preso il colore dai laghi alpini.
A Cortina, il polemonio azzurro si trova alle malghe di Fedarola e in Valle di Landro.
Lo si trova da luglio ad agosto.

Le distese di pulsatilla a Passo Giau
Uno spettacolo da assolutamente non perdere sono le distese della pulsatilla, un piccolo fiore di origine artica, ricoperto di pelo.
La pulsatilla dà il suo meglio a maggio, appena le nevi si sono sciolte ma fiorisce fino ad agosto, per cui se anche non siete riusciti a vedere la foritura, potrete comunque godervi questa piccola piantina delicata.
A Cortina la pulsatilla è molto diffusa a Passo Giau.

La stella alpina o edelweiss
Un piccolo fiore con una grande tradizione: la stella alpina è un po' il fiore emblema della montagna, qualsiasi montagna.
Lo si trova in Austria, in Svizzera, ma anche sulle Alpi Francesi.
Di origine artica, la lanuggine che la ricopre non è per proteggerla dal freddo, ma per ridurre la dispersione di acqua, poiché la stella alpina nasce e cresce in terre aride.
C'è una bellissima leggenda che spiega come questo fiore che pare una stella sia arrivato sui monti.
Una notte una stellina vide una montagna solitaria piangere.
Si avvicinò e decise di tenerle compagnia.
Ma ai primi raggi di sole, non riuscì più a salire nel cielo.
La montagna, commossa, la legò sempre a sé e le regalò un velo lanoso per difenderla dal freddo.